IO E LUI AL PARCO LA DOMENICA MATTINA
Ho intervistato Benedetta Jasmine Guetta perché il suo blog www.labna.it racconta più di qualsiasi altro il valore di memoria e condivisione che il cibo offre. Lei fa tutto questo senza solennità ma proponendo piccole grandi storie e ricette piene di sapore, corredate da bellissime immagini. Era impossibile che non avesse qualcosa da raccontarmi sul panino, e infatti… ci regala anche due ricette nella sezione RECIPES che pubblicheremo nei prossimi giorni.
D. Che cosa associa alla parola PANINO?
R. Associo l’idea di panino alla domenica a pranzo. Spesso il sabato sera ho amici a cena da me fino a tardi, quindi la domenica mi alzo e non ho nessuna voglia di rimettermi ai fornelli. Che fare? Il più delle volte opto per un panino, quando il tempo è bello, mi faccio fare un pacchettino take away e me lo mangio al parco.
D. Il suo primo ricordo legato a un PANINO?
R. E' legato alle gite scolastiche: quanti viaggi ho fatto, in autobus o in treno, con i miei panini nello zaino, ben avvolti nella stagnola! Non potevo mangiare i classici panini col prosciutto, come molti altri bambini, perché la mia religione lo vieta, ma i panini che mi preparava mia madre, con il tonno, con la frittata, o con mozzarella e pomodoro, erano ugualmente deliziosi! Ancora oggi, quando parto per un viaggio, mi preparo gli stessi panini e al primo morso torno subito bambina!
D. L’ultimo che ha mangiato?
R. Pomodori, avocado, hummus e uovo sodo, con pane di segale tedesco. Me lo sono preparata lo scorso weekend per una scampagnata sul lago.
D. Un PANINO che non mangerebbe mai?
R. Questa è facile: qualsiasi panino contenente affettati derivanti dal maiale, ma anche panini in cui si mescolano carne e latte. Entrambe le cose sono esplicitamente vietate nella religione ebraica.
D. Il PANINO ITALIANO è diverso dagli altri, perché?
R. Perchè gli ingredienti sono incomparabilmente migliori! Io da qualche mese abito in Germania, e qui è difficilissimo trovare una buona mozzarella, del pesto come si deve, dei pomodori che siano maturi e saporiti
D. Una ricetta di PANINO ambasciatore del made in Italy?
R. Se dovessi pensare a un panino per raccontare l’Italia e i suoi prodotti all’estero, mi piacerebbe preparare un panino diverso dal solito, che attinga a tradizioni locali che gli stranieri ancora non conoscono, qualcosa che non sia già stato esportato e “rovinato” come purtroppo è accaduto con molte specialità italiane. Darei una chance ai panini più umili e al contempo più interessanti che il nostro territorio offra: pane e panelle alla maniera palermitana, il panino con il lampredotto che si mangia in Toscana... i panini italiani sono così tanti che sarebbe impossibile sceglierne uno solo!
D. Se lei fosse un PANINO?
R. Se io fossi un panino, sarei sicuramente un panino vegetariano. Probabilmente sarei il toast con melanzane, pesto e fontina che c’è nel menu del Panino Giusto, perchè è il mio preferito! In alternativa, se è permesso spingersi fuori dai confini nazionali, potrei essere il panino mediorientale per eccellenza, una pita ben ripiena di hummus, falafel, insalata e salsa piccante.