Sarei un panino condito con n'duja
Ho intervistato Max Mariola perché su Gambero Rosso Channel (Sky 412) propone un viaggio irresistibile nel mondo del panino, da quello d’autore a quello classico, dall’etnico al vegetariano, dal cotto al crudo, per tutti i gusti!
D. Che cosa associa alla parola PANINO?
R. Fino a quando non ho cominciato a lavorarci in senso professionale il panino per me era un ripiego rispetto a un pasto completo… poi mi sono ricreduto e l’ho messo al centro del mio programma su Gambero Rosso Channel!
D. Il suo primo ricordo legato a un PANINO?
R. In tempo di vendemmia a casa mia, un panino stratosferico: una rosetta aperta condita con porcini saltati in padella con aglio, olio e mentuccia romana.
D. L’ultimo che ha mangiato?
R. Una pizza bianca con finocchi saltati con burro, parmigiano, squacquerone, mortadella Bologna IGP e pistacchi tostati
D. Un PANINO che non mangerebbe mai?
R. Un panino condito con un solo ingrediente, tipo salame, mi mette tristezza, perché porsi dei limiti?
D. Il PANINO ITALIANO è diverso dagli altri, perché?
R. Perché abbiamo la fortuna immensa di avere il più grande bacino di risorse di qualità, a partire dalle tipologie di pane.
D. Una ricetta di PANINO ambasciatore del made in Italy?
R. È difficile trovare un ambasciatore, abbiamo così tanti prodotti eccellenti da far conoscere! Ad ogni modo farei una scelta territoriale, l’ambasciatore potrebbe essere realizzato con fette di pane straordinario, mozzarella di bufala, basilico ligure, pomodoro cuore di bue campano, sale di Cervia e olio extra vergine sardo con sentore di carciofo.
D. Il PANINO tra 20 anni?
R. Sarà più sano, più equilibrato, stiamo andando in quella direzione.
D. Se lei fosse un PANINO…?
R. Sarei un pane croccante, tipo bruschetta, e piccante, condito con nduja, ricotta di pecora e foglie di rucola: un contrasto di sapori solo apparente