Panino e tartufo, un’accoppiata vincente
La storia centenaria di Savini Tartufi incontra il panino di qualità.
A cura di Martina Borrello
Savini Tartufi è un’azienda con una storia di passione e dedizione alle spalle, che ha inizio con nonno Zelindo, ci racconta il nipote Cristiano. La ricerca dei tartufi nasce come un hobby tramandato di padre in figlio, ma presto Zelindo ne comprende la potenzialità sul mercato. Negli anni ’70 il tartufo veniva considerato come un alimento per pochi, quindi inizia un piccolo commercio con dei clienti piemontesi e lombardi, interessati a questo ingrediente.
Anche il padre di Cristiano eredita questa passione e amplia il commercio dell’azienda, studiando una gamma di prodotti a base di tartufo, da poter esportare all’estero. Infatti Luciano è appassionato di cucina e questo lo porta a sperimentare con i tartufi che hanno qualche difetto estetico e non possono essere venduti così come sono, invece di buttarli, li rielabora creando alcuni prodotti di punta dell’azienda, come le peschiole.
Cristiano ha voluto cambiare l’impostazione e il tono comunicativo dell’azienda, ama parlare del suo mestiere e lo fa con passione, coinvolgendo chi lo ascolta nel suo mondo. Il tartufo è un prodotto della terra, è un’ingrediente semplice che può essere usato da tutti in cucina, basta qualche accortezza: “Il tartufo bianco va consumato fresco, si affetta solamente sulle pietanze, quello nero invece può essere grattuggiato sopra un piatto di tagliolini o lo si può usare anche in cottura.” ci spiega.
Nel ricettario di Savini Tartufi di certo non può mancare il panino, una ricetta che ci porta in Toscana in un sol boccone.
Una ciabattina di grani antichi, farcita con lo sgambato toscano, fichi e miele al tartufo.
Per un buon panino bastano pochi ingredienti, ma ben combinati.