Panino gastrosofico: differenza tra alimentarsi e nutrirsi
Con «alimentazione» si intende l'atto del mangiare, con «nutrizione» l'insieme di conoscenze utili a saper riconoscere qualità e funzioni biologiche di un alimento.?Quando ingeriamo cibo, introduciamo il carburante che consente al nostro corpo di svolgere tutti i processi che ci mantengono in vita, e molto di più. Da dove, se non dal cibo, traiamo le energie per camminare, pensare, lavorare, leggere, correre, ballare o inventare?
Alimentarsi è semplicissimo: basta dare una risposta allo stimolo della fame. La nutrizione, invece, ha a che fare con la qualità di questa risposta: si riferisce all'insieme dei processi biologici che consentono lo sviluppo e l'integrità del nostro organismo, in relazione alla biodisponibilità di energia, nutrienti e composti fitochimici presenti in un alimento. ?Nutrirsi adeguatamente significa mettere a disposizione del nostro corpo i «mattoni» di migliore qualità. ?Il concetto del nutrirsi può essere applicato ad un panino? Certo che si, e secondo il nostro approccio un panino dovrebbe essere: FACILE – BILANCIATO – GUSTOSO – BELLO.
??FACILE. Facile fa rima con quotidiano. Le scelte alimentari devono essere ripetibili con piacere. Per far sì che un panino sia ripetibile i cibi che lo farciscono devono già far parte della nostra quotidianità.?
BILANCIATO. Bilanciato fa rima con sano. Questa relazione non è del tutto scontata, in quanto c’è chi per “sano” intende un panino squilibrato. Pensate a tutte le diete low-carb e capite che il concetto di “sano” è assolutamente fuorviante: infatti, se partiamo dal presupposto che i carboidrati fanno male, allora la dieta sana è quella senza carboidrati, il che significa che il concetto di sano è completamente slegato al concetto di bilanciato.?
GUSTOSO. ?Gustoso fa rima con piacere. Sembra la cosa più normale del mondo, ma è una caratteristica non facile da ottenere. Quando la ricetta di un panino è gustosa? Quando piace, quando non appesantisce dopo l’assaggio, quando gli ingredienti sono riconoscibili e ben equilibrati.
BELLO. ?Bello fa rima con sorpresa. Questa è una peculiarità che va di pari passo con la precedente. Sono due valori complementari. Attraverso il gusto noi attiviamo principalmente due sensi: olfatto e gusto. Mentre la bellezza la percepiamo con gli altri 3 sensi: tatto, udito, vista. Forse questa è la sfida più affascinante: far vedere che anche una “normale” panino può essere “bello”. La bellezza è qualcosa a cui aspiriamo di continuo, perché quello che caratterizza l’uomo è il desiderio (e la capacità) di sorprendersi. Abbiamo perso la sorpresa nel rapporto quotidiano con il cibo, è tutto: un “mordi e fuggi”, un “dare per scontato”, un “tanto bisogna farlo”, un “adesso mangio qualcosa”. Niente di tutto questo è compatibile con la bellezza.