Un altro banchetto
In Italia è tornata la febbre elettorale: politiche nazionali, europee, regionali, provinciali, amministrative locali o comunali, di quartiere? Referendum, varie ed eventuali, anticipate sempre!
Un appuntamento fisso, una certezza.
Un aspetto davvero interessante, non sempre sottolineato, è che ormai, il numero dei candidati supera quello degli elettori.
Anzi, ad una continua diminuzione del numero degli elettori di fatto, corrisponde un enorme e incontrollato numero di candidature. Quale possibilità di impiego migliore di questo, potremmo pensare?
Raccogli un certo numero di parenti e amici (la famiglia è importante). Investi un poco di soldi.
Una decisa azione di marketing. Qualche invito a cena!
Ed ecco il punto che ci interessa.
Come scrive Orazio, niente di nuovo sotto il sole.
Nell'Inghilterra illuminata della metà del '700, il famoso, noto, sarcastico testimone-pittore William Hogart dipinge “La campagna elettorale”: “Il banchetto”, 1754, conservato a Londra, Soame's Museum.
L'opera fa parte di un ciclo di quattro dipinti. Il tema era contemporaneamente trattato in una famosissima commedia, nella quale i due partiti rivali si chiamavano del vecchio e del nuovo Interesse.
L'azione del mangiare è comune, ma i tavoli sono differenti, rettangolare e rotonda.
In un tavolo si preferisce la carne, nell'altro le ostriche e l’astice. Il pane, c’è sempre e comunque.
Sul fondo, la musica è uguale per tutti.