A Torino è arrivato o’cuzzetiello
Fra i Giardini Reali e il Cimitero Monumentale a fine gennaio ha tirato su le serrande un’insegna nuova nel contesto torinese, ma legata alla tradizione napoletana attualizzata
A cura di Alessio D’Aguanno
Se dovessimo scegliere una regione che più rappresenta l’Italia culinaria nel mondo, la scelta potrebbe ricadere sulla Campania, vera e propria fucina di delizie gastronomiche dolci e salate.
Come per il resto della penisola, non tutte le tradizioni e ricette sono note al di fuori del territorio, per la difficile reperibilità delle materie prime, per le diverse usanze e, in alcuni casi, per incompatibilità gustativa. Non è certo questo il caso del cuzzettiello, l’estremità croccante del pane cafone svuotata di mollica e farcita di ragù e polpette.
In Campania è una tradizione familiare e, a giudicare da una delle ultime aperture torinesi, la speranza di due persone è che lo diventi anche nella città sabauda. Stiamo parlando di Emiliano Infascelli e Raffaele De Cesare - il primo napoletano, il secondo di origini pugliesi – titolari del neonato Bell’e Buon Street Food Partenopeo in via Catania, un localino con una decina di coperti aperto il 30 gennaio 2020.
La zona è gastronomicamente in fermento, lo stesso che abbiamo provato alla lettura del menu, che si divide tra friggitoria – cuoppi (€ 4-5), frittatine (2) e zeppoline (2) – crocchè ‘mbuttunato (3,5-4), ovvero una versione più golosa e contemporanea del fritto di patate, e i cuzzetielli (5), proposti in dieci varianti differenti più quella fai da te, in cui poter aggiungere contorni (1) e secondi (2) a piacimento.
Dal menu abbiamo ordinato il gustoso e croccante crocchè mortadella e crema di pistacchio, morbidissimo - quasi cremoso - internamente e due cuzzettielli: il Fuorigrotta con salsiccia, friarielli e provola, poco convincente per la non-omogeneità dei sapori e per la tenacità della verdura, e il Forcella con ragù di mammà. Un ragù preparato con carne di manzo – muscolo e involtino ripieno di aglio, prezzemoli, pinoli, uva passa e dadini di formaggio – e di maiale – spuntature, involtino di cotenna, polpette - lasciato sobbollire sul fuoco per 6-8 ore, fino a che la carne non si disfa nel sugo di pomodoro dolce, con una spiccata punta acidula.
Il pane cafone, preparato con biga e lievito madre, viene sfornato secondo una ricetta napoletana selezionata dai fratelli Falzetta da Il Forno di Trofarello, che prepara ‘palatelle’ di 500 g, poi divise a metà in due cuzzettelli.
Anche all’argomento prezzi si riscontra una certa ‘napoletaneità’ di fondo; non si spende più del dovuto per rivisitazioni di ricette popolari ma il giusto. E questo non può far altro che invogliare a tornare per assaggiare il resto del menu.
Bell’e Buon.
Indirizzo: Via Catania, 9, 10153 Torino TO
Orari:
Lunedì: chiuso
Martedì-domenica: 12-00
Telefono: 011 1945 3836