I panini trovano casa
Giacomo è un torinese trasferito a Vercelli che ha trovato una nuova casa a Milano, nel quartiere Corvetto.
A cura di Anna Prandoni
Dopo aver tanto cercato la sua dimensione, dopo 25 anni passati a vendere giocattoli, si immaginava in un contesto nuovo e stimolante. E l’ha trovato in questa piazza ampia e di grande passaggio, centro autentico di un luogo che è quartiere, che raccoglie storie, che accoglie e condivide.
Esattamente come lui, Giacomo, animo nobile e pensiero alto, che da un semplice chiosco come ce ne sono tanti ha creato una vera e propria casa, accogliente e dinamica, aperta e inclusiva.
Talmente tanto integrata con il tessuto sociale da aver addirittura attirato l’attenzione del Sindaco Sala, che è stato a casa di Giacomo e ha bevuto un caffè, parlando dei tanti progetti solidali che il nostro creativo ha deciso di intraprendere qui.
Dal book crossing all’albero fatto piantare nel cemento, al racconto dei cibi dell’anima ai momenti di festa in cui coinvolgere tutto il quartiere. E siccome le grandi imprese nascono da piccoli passi, anche i panini, qui, sono unici e speciali. Perché al di là del loro valore gastronomico, che abbiamo potuto testare di persona nel nostro PaninoTour, hanno tutti un grande valore sociale. Dedicati ai loro clienti più affezionati, raccontano storie di persone del quartiere, delle loro abitudini, dei loro sogni, delle loro speranze. Ci siamo innamorati di quello dedicato alla giovane studentessa di filosofia, o di quello intitolato a un ex libraio ora editorialista, come lo definisce Giacomo. E abbiamo colto tutto il grande valore di inclusione che quello dedicato a Heba porta con sé. Un panino che parla di Egitto, di Milano, di cucina del respiro e dell’anima, e che nasce da un incontro positivo tra persone uniche e aperte. Un incontro buono, esattamente come sa essere il nostro amato panino.