MI SENTO UNA PUCCIA SALENTINA
Francesca è amante della cultura e del buon cibo: “Vivrei di pane e libri!”, ci racconta, spiegandoci come da sempre sia incuriosita dall’estro creativo di molti chef e affascinata dall’impegno e l’amore profuso dalle aziende agricole italiane per portare in tavola l’eccellenza.
Ha collaborato per il progetto delle “Ricette con i McVitie’s Digestive” realizzate dai foodblogger e con alcuni portali scrivendo di eventi o notizie legate al food come “il Titolo” e Saporie.com.
Attualmente collabora come redattrice esterna per la casa editrice Ugo Mursia.
D. Che cosa associ alla parola Panino?
R. Una pausa veloce in mezzo ai lavori in corso di ristrutturazione della casa, quando non hai ancora un tavolo su cui mangiare, né fornelli funzionanti e la cosa più veloce e soddisfacente da mangiare è un panino seduti sopra uno scatolone impolverato.
D. Il tuo primo ricordo legato ad un panino?
R. Ne ho diversi, forse il primo ricordo è il fantastico panino all’olio di forma rotonda, della stessa grandezza delle fette di salame milano, che mia madre mi preparava per le prime gite fuori porta quando ero piccola.
D. L’ultimo che hai mangiato?
R. Un hamburger di carne Chianina, con due fette di pomodoro, lattuga e un’ottima salsa che mi è stato detto essere segreta, perché fatta seguendo una ricetta della nonna. Il colore era identico a quello della salsa barbecue, ma il sapore molto diverso. Dovrò indagare di più!
D. Un Panino che non mangeresti mai?
R. I panini che hanno così tanta salsa o maionese che a mala pena si riesce a vedere il condimento. Mi disgustano solo a guardarli.
D. Il Panino Italiano è diverso dagli altri, perchè?
R. Per la qualità degli ingredienti e soprattutto per la varietà e fantasia degli abbinamenti, che cambiano radicalmente da regione a regione ma anche da zona a zona. Sono rimasta colpita dalla cultura del panino da strada che c’è in Sicilia. I classici “camioncini” che troviamo ovunque in Italia, in Sicilia sono delle vere e proprie macellerie e salumifici mobili e la cosa più bella è vedere come si mescolano in maniera completamente diversa gli ingredienti del panino da zona a zona.
D. Una ricetta di panino ambasciatore del Made in Italy?
R. Filoncino graffiato, con le punte arrotondate croccanti, condito con pomodorini dolci di Pachino, origano, sale, olio extravergine di oliva e carciofini sott’olio. Una ricetta semplice che esalta il gusto dei singoli ingredienti.
D. Il Panino tra vent’anni?
R. Sicuramente sarà un pane fatto con farine senza glutine, arricchito magari con semi di papavero oppure di sesamo, girasole, anice o di zucca, veri concentrati di benessere.
D. Se tu fossi un panino…?
R. Divertente… ovviamente prima del morso affamato! Sarei una puccia salentina con le olive nere, attenzione non snocciolate, secondo la tradizione. Un attentato per i vostri denti!