QUEL PROFUMO DI ROSETTA SFORNATA
Vp of Brand Equity e Communication di Moleskine, il brand che rappresenta i mitici taccuini, è nel board di lettera 27, la fondazione culturale che tutela il patrimonio artistico e culturale Moleskine. L'ho incontrata al Festival della Crescita di Milano dove presentava le entusiasmanti evoluzioni dei taccuini più amati del mondo D. Che cosa associa alla parola PANINO? R. Appetito, una golosità. D. Il suo primo ricordo legato a un PANINO? R. È anzitutto un profumo, di rosetta appena sfornata che espande anche quello del salame che contiene. D. L’ultimo che ha mangiato? R. Un panino semplice, con prosciutto crudo di San Daniele. D. Un PANINO che non mangerebbe mai? R. Quelli pasticciati, con salse industriali come ketchup, maionese etc. D. Il PANINO ITALIANO è diverso dagli altri, perché? R. Certamente, è diverso perché è associato a una grande ricchezza di salumi, formaggi e verdure, tutti italiani. D. Una ricetta di PANINO ambasciatore del made in Italy? R. Prosciutto e mozzarella! D. Il PANINO tra 20 anni? R. Sarebbe bello che restasse uguale, forse saranno più piccoli così consentirebbero maggiori sperimentazioni del gusto. D. Se lei fosse un PANINO…? R. Un panino appena sfornato, un ovalino, coi semini sopra.