PIAZZA SAN BABILA: CROCEVIA DI STORIA E INNOVAZIONE ALL'INSEGNA DEL PANINO
Milano è sempre stato un punto di riferimento, se non addirittura la culla, di una cultura – passateci il termine – “paninara” (in senso lato).
Alla fine degli Settanta, gli strascichi degli anni di Piombo pesano ancora su una Milano che aveva invece voglia di colore, di spensieratezza e di nuovi sogni. Così, in una città stancamente divisa in “zone di appartenenza”, dove quelli di destra stavano in San Babila e quelli di sinistra poco più in là, in Piazza Santo Stefano, non appena la tensione sembra allentarsi, si cercano nuovi punti di incontro e di riferimento. In Piazzetta Liberty c’è un bar, “Al Panino”. È qui che si riuniscono i giovanotti della Milano bene. Da qui alla nascita del movimento “Paninaro” il passo è breve. “L’unico vero movimento non importato dall’estero”, afferma Stefano Olivari nel suo “Milano anni ’80. L’importanza dei Paninari”. Un movimento che finirà sotto la lente di Paesi oltreconfine, arrivando fino in Gran Bretagna, dove i Pet Shop Boys cantano “Paninaro”. È in questo contesto che nascono gli storici locali di Panino Giusto, in Corso Garibaldi, e del Bar Quadronno, vicino a Largo della Crocetta.
I “Paninari” sono ragazzi che sognano l’America e che non esitano a spostarsi da Piazzetta Liberty a Largo Toscanini, quando, a metà degli anni ’80, compare Burghy. Aperto dall’imprenditore modenese Cremonini, da Burghy si possono mangiare hamburger e patatine a prezzi imbattibili. Un locale dalle sfavillanti insegne rosse e gialle che rendono il sogno americano di “Happy Days” e di “American Graffiti” un po’ più palpabile, un po’ più a portata di mano. Il Burghy diventa un punto di ritrovo e lo rimarrà a lungo, anche quando verrà acquisito dall’astro nascente della ristorazione fast food di Mc Donald’s nel 1995.
Oggi, vent’anni dopo, in Piazza San Babila c’è fermento, c’è chi arriva e chi se ne va. Mc Donald’s chiude i battenti del suo storico locale: il contratto di affitto non verrà rinnovato. Chi arriva invece è Panino Giusto che, dopo aver fatto il giro del mondo (Londra, Giappone, Hong Kong e – tra poco – Stati Uniti) riporta in centro quel gusto saporito di una vecchia tradizione tutta milanese e italiana. E allora ci piace immaginare che i “nuovi” paninari del ventunesimo secolo torneranno ad incontrarsi qui, dove i loro padri si sono incontrati per lungo tempo.
Sicuramente, Piazza San Babila torna ad essere un crocevia di storia, tradizione e novità tutta made in Italy: dalla storicissima pasticceria Bastianello, passando per Panino Giusto, nato con il movimento paninaro e portavoce di una nuova e rinnovata cultura del panino italiano, fino al nuovissimo e innovativo format di Eataly.
Il Made in Italy torna alla carica, dunque.. Meditate, gente. Meditate!